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Il pensiero positivo può funzionare veramente. Se lo si applica correttamente.

Adottare un approccio positivo ed ottimista può renderci veramente più felici?
C’erano una volta, tanto tempo fa, due uomini, John e Jack. Ciascuno con la sua auto percorrevano una impervia strada di montagna. Era notte, pioveva e faceva freddo. All’improvviso, dietro una curva molto stretta, emerse dal buio un albero sradicato, proprio in mezzo alla carreggiata. John, un cultore del pensiero positivo, non appena intravisto l’albero subito cominciò a ripetere “Non c’è nessun albero non c’è nessun albero non c’è nessun albero non c’è nessun albero….”.  Jack, invece, decisamente più pragmatico pensò “Accidenti, un albero”, e subito sterzò per evitarlo.
Chi tra i due avrà secondo te evitato l’albero?
 
La  storiella serve a mettere a fuoco un aspetto molto importante: pensare positivo non significa ignorare i problemi

“Pensare positivo significa guardare in faccia i problemi, avere pieno accesso alle proprie risorse, e, quindi, risolverli”

Non vuoi problemi? Scordatelo: i problemi esistono.  Ciò che devi cambiare il tuo approccio. In realtà, i problemi non sono nulla di drammatico, essi sono molto semplicemente ciò che accade nella nostra vita,  ciò che ci succede ogni giorno. Essi di per sé sono neutri, non sono né positivi, né negativi: vengono percepiti e filtrati dalle nostre credenze, e solo poi interpretati come problemi. Per alcuni può essere un problema andare in palestra, per altri una gioia. Per alcuni può essere un problema svegliarsi presto il mattino, per altri una cosa normalissima. Per alcuni un grattacapo a lavoro può essere un problema, per altri una occasione per sfidarsi! Ripeto: i problemi non sono nulla di terribile. La questione vera è come si affrontano i problemi.
 
Ora, secondo te, affrontare una criticità intrisi di pensieri tristi e negativi, che effetto può avere?  Focalizzarsi su ciò che non va e su quanto si vorrebbe che le cose siano diverse a che risorse ti può fare accedere? Desiderare con tutte le proprie forze un cambiamento, senza fare nulla per realizzarlo, quanto può servire? Ecco, può sembrare assurdo, ma ci sono persone (davvero tante) che fanno esattamente questo. Ci sono persone che quando si trovano in una situazione difficile, cominciano a lamentarsi, ad intristirsi, a rassegnarsi e quindi a smetterla di provarci. Quando ti lasci andare a pensieri tristi, corri il rischio di cadere in quella che definisco “Dipendenza negativa”, un circolo diabolico che prevede successivi meccanismi reattivi che ti incatenano sempre più profondamente alle sensazioni negative, all’insoddisfazione, all’infelicità. Succede l’esatto opposto quando resti ancorato a pensieri positivi: si sperimenta la “Dipendenza positiva”, per cui ogni cosa che accade rafforza la sensazione di benessere, felicità, sicurezza ed energia.
 
Come riuscire ad entrare in questo magico stato?
La risposta è piuttosto semplice: occorre allenarsi. La sera sdraiati e pensa a tutte le cose belle che sono successe, e se non ci riesci a trovarle sforzati. La mattina ascolta musica, fai yoga, ripeti dei mantra. Esercitati a vedere la realtà che ti circonda sotto una luce diversa.
Ricorda, se non siamo noi a dare una direzione alla nostra vita lo faranno gli altri per noi, e allora sì che ci dovremo rassegnare a quello che otterremo anziché mirare a ciò che ci rende realmente felici! 

4 thoughts on “Il pensiero positivo può funzionare veramente. Se lo si applica correttamente.

  1. Grazie Guergana! Ricorda sempre che la visione di una cosa determina la sua realtà. Il mondo è dei colori che lo vede un gatto o dei colori che lo vede un uomo? Una vera risposta non c'è. E' una questione di come si vede 🙂

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